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Perché il copywriter non è un giornalista


Eleonora Usai - 14 Luglio 2016 - 4 commenti

Dire a mia mamma che sono una copywriter è un’impresa da mission impossible. Dirlo a parenti, nonne ma anche ad amici estranei al web è ancora peggio. Mi guardano con l’espressione sorpresa di chi finge di aver capito ma infondo non sa di che cosa stai parlando.

E allora mia mamma dice alla gente o che sono una giornalista o che scrivo su internet. Io mi sono rassegnata a vestire i ruoli di una professione non mia.

La mia famiglia, che ha accettato le mie scelte universitarie con scetticismo, sa che lavoro duramente per portare lo stipendio a casa. Conosce i miei ritmi e qualche volta condivide le mie gioie online. I parenti invece mi credono casalinga e neomamma. Pensano che fingo di lavorare o che per darmi un tono dico che lavoro da casa ma in verità vivo bene grazie a mio marito.

Per farvi capire l’incomprensione sulla mia professione da copywriter una volta una zia mi ha detto in faccia un bel “ma tu non lavori” e io questa frase ce l’ho stampata in viso come se avessi l’orticaria da contatto.

La mia premessa nasce perché se continuo a ricevere queste battute l’orticaria mi verrà veramente. E anche se ho dato sempre poco peso alle opinioni degli altri sapere che credono che tu non lavori solo perché non capiscono che cosa fai è abbastanza irritante.

Perché la gente ancora non sa che cosa fa un copywriter? Perché le persone non conoscono l’esistenza di questa professione e generalizzano utilizzando il termine giornalista per qualsiasi contenuto si produca in rete.

A te che oggi mi leggi con gli occhi un po’ sorpresi, se credi che queste due professioni siano la stessa cosa, ti dico in faccia che un copywriter non è un giornalista e ora ti spiego perché.  Sappi che prenderò questo post di ctrleffe per spedirlo via whatsapp a tutta la mia lista contatti.
Sono pronta ad aprire le loro menti, a fargli conoscere la professione che ogni giorno mi permette di svegliarmi con l’anima e il cuore più leggero.

Ecco perché il copywriter non è un giornalista:

Non va a caccia della notizia

Il giornalista è un vero e proprio investigatore. Sempre a stretto contatto con le sue fonti, cerca come un detective di essere sul pezzo. Fomenta situazioni appetibili e va alla ricerca della notizia. Al contrario il copywriter immagina e osserva la realtà per leggerla con i suoi occhi e suscitare un’emozione nel lettore con dei contenuti di qualità che portino ad una comunicazione efficace.

Meno scrive meglio è

Molto spesso il copy è pagato per scrivere poco, per raccontare con un claim efficace una storia aziendale. Al contrario il giornalista deve rispondere a delle linee guida prestabilite con una scaletta rigida che gli impone di dare importanza alla lunghezza del testo.

Punta sulla creatività e non sulla semplice informazione

Il giornalista informa il lettore con un articolo super partes, non racconta il suo punto di vista personale né infiocchetta un contenuto. Il copywriter crea con il lettore un’empatia attraverso le parole per realizzare la sua strategia di content marketing.

Pur essendo due mondi opposti, hanno anche alcuni elementi in comune, tra cui:

  • Lo studio di un calendario editoriale
  • La creazione di titoli ad effetto
  • La preparazione di contenuti di qualità
  • La regola delle 5W
  • Lo studio delle fonti

Il giornalismo ha molto da insegnare al mondo pubblicitario. Gli studi universitari sul settore editoriale mi hanno dato basi e conoscenze, mi hanno aiutato ad avere una professionalità salda. Mi hanno anche fatto capire che cosa volessi fare nella vita. Questo però non significa che è possibile scambiare due mondi che seppur con tanto in comune sono opposti. Per questo ora finisco questo post e lo stampo sul serio, per farlo leggere ai miei cari e adorati parenti.

Dite che prima o poi capiranno che io non sono una giornalista?

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4 commenti

  1. Giusi

    Hai fatto bene a scrivere questo articolo, perché anch’io che nel web ci sto abbastanza bene non conoscevo la distinzione tra copywriter e giornalista. Adesso la conosco

  2. Dolcino Gabriella

    Care Pia Cossu ed Eleonora Usai,è vero avete ragione,la gente non vi capisce le zie dicono che fate le casalinghe,la mamma ci capisce perché è la mamma,avete ragione ,ma pensate che anch’io sia una zia che quando ha visto ctrl+f ha chiesto spiegazioni e tu Pia glie le hai date a questa zia le spiegazioni ,ma non sono state molto chiare perché questi sono lavori nuovi e la maggior parte delle persone sono di una certa età e pochi conoscono l’inglese,io prima di tutti.Provate quando spiegate il vostro lavoro a farlo con parole italiane,vedrete che tutti capiranno,io nel pezzo che ho appena letto ne ho trovate molte di queste parole,ma perche non dire cosi semplicemente che fate un lavoro di pubblicità per le aziende ,perche è questo che fate o sbaglio?Perché copywrter non lo traducete in italiano,tutti saprebbero cosa vuol dire,a proposito io non lo so ma dato che sono curiosa adesso vado in internet e vedo cosa vuol dire.Scusate amiche mie.Vi stringo forte in un abbraccio Gabriella

    • Ciao Gabriella, con mia madre non posso parlare con termini inglesi perchè per lei è una lingua molto lontana. Non mi sono mai “permessa” di spiegarle che cosa faccio utilizzando la parola “copywriter” ma ti posso assicurare che anche con parole semplici e abbastanza dirette (io sono una ragazza che utilizza sempre la semplicità nei testi e nei dialoghi) lei non ha capito e dice a tutto il parentado che io sono giornalista 😀

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